Il tempo delle scarpe sfatte
arriva sempre più in ritardo,
le cose, non si consumano più
così velocemente.
I miei passi, non sono né indecisi né lenti,
i miei passi dondolano tra passato e futuro.
Ho visto la porta scura, l’altro giorno,
credo sia diventata mia amica,
certo l’ho riconosciuta subito…
e le ho ridato il nome,
in compenso mi ha restituito
la regalità.
Non avrei mai pensato che il viaggio
fosse davvero così lungo,
ma balbetto ancora se vedo le rotaie strette.
Molti dazi pare li abbia saldati,
e se mi spingo più in la c’è una strada in pianura.
E ora questo non può essere che un blu
disegnato sulla mia pelle